L’opera di Gaetano Pesce installata a Napoli ha scatenato reazioni esilaranti anche da parte degli chef della città: ecco cosa ne pensano.
Tu sì na cosa grande, l’opera di Gaetano Pesce installata a Napoli, continua a far discutere. Gli chef più famosi della città, alcuni dei quali hanno la propria attività proprio in Piazza Municipio, dove si trova la scultura, hanno detto la loro, lasciandosi andare anche a commenti esilaranti.
Napoli, le reazioni esilaranti degli chef all’opera di Pesce
Da qualche giorno, in Piazza Municipio a Napoli, campeggia una scultura assai particolare. Si intitola Tu sì na cosa grande ed è l’ultima opera di Gaetano Pesce, arista scomparso lo scorso aprile a New York. Appena inaugurata, la statua ha attirato l’attenzione del mondo intero, generando qualche polemica a causa della sua forma fallica. A dire la loro sono stati anche alcuni chef napoletani che, raggiunti da Repubblica, si sono lasciati andare a commenti esilaranti.
Enzo Coccia, maestro pizzaiolo dalla pizzeria La Notizia, ha dichiarato: “Che rob’e è chest nu pulicinell senza bracc? (in italiano Che roba è questa? Un pulcinella senza braccia?, ndr) L’arte contemporanea io la rispetto (…) ma il nostro Pulcinella non c’entra niente con questo qui rappresentato. A parte le battute sulla forma, il problema è la rappresentazione, la distanza con uno dei simboli più sentiti della nostra tradizione della commedia dell’arte. Senza nulla che ricordi il suo gesticolare, il suo ‘servire’“.
Peppe Guida, un altro degli chef stellati di Napoli nonché consulente del Pasta Bar Di Martino di Piazza Municipio, ha sottolineato che l’opera di Pesce è arte, ma ha ammesso che non c’entra assolutamente nulla con il luogo dove è stata installata. “Quella cosa che non saprei definire, chiamiamola colonna o simbolo fallico dipende da come si vuol vedere, cosa c’entra con questa bellissima piazza? Cosa aggiunge? Se ti metti lì in mezzo e ti mangi una ‘Devozione take away (piatto tipico del locale, ndr) altro che arte…! O meglio questa sì che è arte, la nostra“, ha dichiarato.
Napoli, le reazioni degli chef all’opera di Pesce
Diversa la reazione di Pasquale Casillo della Trattoria Ieri, oggi e domani. A suo dire, il pulcinella di Pesce “è un’opera fatta apposta per essere fraintesa“. Scherzando, ha aggiunto: “Se vogliamo parlare di simboli fallici qui io mi riferirei alle teste di quelle persone che vorrebbero che la lava sommergesse la nostra meravigliosa città“. Lino Scarallo, chef di Palazzo Petrucci a Posillipo, ha dichiarato che la scultura, pur non essendo facilmente riconoscibile, va comunque apprezzata. Anche lui, però, si è lasciato andare ad un commento ironico basato sulle reazioni della gente: “Qualche marito che guardando la scultura si rivolgeva alla moglie indicando se stesso…”.
Fan dell’opera è Ciro Salvo della pizzeria 50 Kalò: “È un’installazione che trovo divertente, girano un sacco di immagini, di meme ironici sui social che incuriosiscono molto i turisti. Non mi dà alcun fastidio e neanche ai miei clienti a quanto ho sentito. (…) Volendo essere auto ironici potrei dire che la scultura di Gaetano Pesce rappresenta la virilità di noi napoletani, è una sorta di omaggio… ma lo dico con auto ironia, ripeto, sia chiaro… Se non fosse stata messa qui a Napoli questa scultura in un’altra città, per esempio davanti al Duomo prima o poi l’avrebbero rimossa. Invece da noi si è creata intorno tanta ironia che poi è la nostra forza“.